Le meraviglie nascoste di Verona: via Sottoriva

Le meraviglie nascoste di Verona: via Sottoriva

In via Sottoriva è possibile ancora intravedere la natura di una Verona tardo medievale, prima che le più recenti trasformazioni ne occultassero il carattere popolare e di area produttiva. La via si trova in prossimità dell’Adige, e in antichità, come il nome suggerisce, si trovava addirittura al livello del fiume, da cui era separata da un argine che fungeva da precaria difesa dalle acque e soprattutto da appoggio per chi lavorava sui mulini che occupavano il corso dell’Adige dalla Bra dei Molinari a Ponte Nuovo. La riva del fiume era collegata alla strada da una serie di vò, un nome dialettale che indica i vicoletti stretti che si incuneavano nelle case fronte fiume. Queste erano le dimore dei molinari – coloro che lavoravano sui molini che qui sorgevano numerosi – organizzate in modo da essere luoghi di abitazione e di lavoro: i piani terra erano adibiti a fondaci, magazzini e botteghe artigiane, mentre nei livelli superiori abitavano le famiglie.

Per la sua estrema vicinanza alle acque e la precarietà dell’argine, la via era sommersa a ogni piena dell’Adige: sui muri delle sue case sono ancora visibili i segni del livello raggiunto da fiume nel corso della devastante alluvione del 1882. La città prese importanti provvedimenti a livello urbanistico in seguito a questo evento, tra cui il rialzamento degli argini, i quali, assieme al progressivo abbandono dei molini, cambiarono notevolmente l’aspetto di via Sottoriva.

Nonostante questo, essa è rimasta una delle vie più “medievali” della città, complici soprattutto il suggestivo portico che ne accompagna il lato sinistro e le dimore due-trecentesche, già di proprietà dei Monselice, che vi si affacciano con le loro bifore romaniche e le finestre ad arco trilobato.

Una curiosità: quando nel 1797 i Francesi introdussero per la prima volta in città la numerazione civica, la prima strada a esserne beneficiata fu proprio via Sottoriva. Qui, pertanto, all’altezza dell’attuale numero 52, Verona ebbe il suo primo numero civico. (Bibliografia: P. Brugnoli, Le vie di Verona, pp. 538-540) .

Per maggiori informazioni potete consultare: https://it.wikipedia.org/

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